La nostra realtà

La realtà della nostra scuola, in linea con quella della società contemporanea, si caratterizza per l’eterogeneità delle richieste e dei bisogni degli studenti e della comunità locale estesa. 

Il nostro Istituto ha come mission l’accoglienza e l’inclusione di tutti gli alunni con bisogni comuni, con bisogni specifici e individuali. 

In tale contesto, è fondamentale la formazione dei docenti, compresi gli orientatori in entrata e in uscita, e degli ATA. 

Nel nostro Istituto, al fine di garantire un’adeguata competenza sulla gestione dei bisogni educativi speciali, sono stati organizzati e programmati numerosi corsi di formazione nell'ambito dell’inclusione che hanno visto un’imponente partecipazione del corpo docente. 

La nostra offerta formativa, come noto, si basa su buone prassi condivise, sviluppatesi nel corso degli anni. 

Gli alunni con disabilità, gli alunni con DSA e gli alunni con altri bisogni educativi speciali, non previsti da normative ma che determinano una difficoltà nell’apprendimento e nella partecipazione sociale, sono sempre al centro del dibattito e di concrete azioni della nostra comunità educante. 

Tutto questo ha come denominatore comune una condivisione degli obiettivi tra scuola e famiglia  per la costruzione dell’appartenenza e della partecipazione ad una comunità di pratiche e di relazioni positive. 

I docenti e lo staff di dirigenza sono, sempre, disponibili a incontri, oltre a quelli normativamente previsti, con i referenti degli alunni. 

In questo modo, il nostro Istituto vuole migliorare la sua offerta, superando la logica dell’omologazione formativa e garantendo, invece, modelli di insegnamento atti a creare un ambiente inclusivo. 

All’interno di ogni classe è fondamentale il ruolo del CdC e dell’insegnante di sostegno per l’inclusione.  

I molteplici soggetti che garantiscono l’ambiente inclusivo sono coordinati dalla funzione strumentale per l’inclusione. Quest’ultima è in possesso di una sicura competenza di base relativa ai diversi ambiti della professionalità docente (disciplinari, psicopedagogici, metodologico-didattici, organizzativi e relazionali, di ricerca), declinati nell’ottica specifica della disabilità e del sostegno educativo. Più in particolare, la funzione strumentale citata:

  • ha funzioni di coordinamento pedagogico ed organizzativo e di supervisione professionale;
  • gestisce dinamiche relazionali e comunicative complesse (team, gruppi…);
  • coordina la progettazione didattica integrata e la relativa formazione in servizio;
  • ottimizza l’uso delle risorse per l’inclusione, ivi comprese quelle tecnologiche;
  • coordina l’area dei docenti di sostegno;
  • è responsabile dell’organizzazione ordinaria di tutte le attività di sostegno alla disabilità;
  • è referente per i colleghi e per gli assistenti educatori;
  • provvede alla sostituzione dei docenti assenti e alla riorganizzazione del servizio;
  • si relaziona con i CdC e con i coordinatori del CdC in caso di bisogno;
  • cura la coerenza delle specifiche progettualità (PEI; PDP; PDP Alunni con svantaggio linguistico) con i bisogni delle classi e degli studenti e con il progetto di Istituto; 
  • è referente per la relazione con le famiglie e con gli Enti Locali;
  • cura le relazioni con le famiglie e le scuole dei ragazzi che intendono iscriversi in futuro.

La funzione strumentale per l'inclusione è aiutata dai referenti per gli alunni stranieri, per gli studenti e le studentesse con DSA e con disabilità. 

I nostri laboratori delle discipline di indirizzo hanno un setting e un’organizzazione che garantisce l’inclusione, come tutte le aule di teoria.

Ultima revisione il 09-06-2022