Erasmus+: Siviglia (mobilità studenti e job-shadowing docenti)
E’ maggio e al “Cardano” – IS Piazza della Resistenza – si riparte! Questa volta per la Spagna,
esattamente Siviglia in mobilità Erasmus+. Sono sette le ragazze ed i ragazzi che avranno il
privilegio di frequentare una scuola spagnola, l’IS Pino Montano, per una settimana intera.
Accompagnate da due docenti, l’appuntamento è a Fiumicino aeroporto insieme ad altre due
docenti che frequenteranno la stessa scuola facendo l’esperienza di quello che ormai chiamiamo
“job shadowing” : assistere a lezioni degli omologhi docenti per arricchire la propria esperienza
formativa e professionale.
Dicevamo “Fiumicino aeroporto”: negli occhi si legge aspettativa, ansia, speranza di vivere una
bella esperienza ma anche timore di buttarsi nel nuovo, di non sapere cosa ci sia al di là del muro
che circonda ciò che già conosciamo… Sono gli stessi occhi che al ritorno, sulla passarella in attesa
di imbarcarsi, dicono gioia, forse anche felicità, soddisfazione e contentezza per essersi “buttati”
oltre quel muro ed aver scoperto che il mondo è altro, che c’è molto altro e che è bellissimo.
Si è visto molto, Siviglia è una città stupenda, i sivigliani accoglienti – si è visto che la scuola IS Pino
Montano è differente per molti aspetti dalla nostra ma che alla fine, come nella nostra, la vera
differenza la fanno i docenti, insieme agli alunni e alle alunne.
La visita alla famosa Plaza de España ci fa ripercorrere momenti e luoghi salienti della potenza
spagnola dando pregnanza alla storia di questo grande paese e di questa meravigliosa città. Poi
scopriamo l’Alcazar, il palazzo reale che rende omaggio allo splendido passato arabo, specie sotto
il dominio degli Alhmohadi: qui gustiamo la bellezza dell’incontro fra culture a volte
completamente differenti eppure misteriosamente complementari. Uscendo dal palazzo reale,
l’enorme cattedrale con la sua torre della Giralda si staglia innanzi ed ora sappiamo perché questo
complesso così monumentale ci appare anche tanto affascinante.
Non possiamo lasciare la Spagna senza “toccare” l’oceano, quell’oceano che, in modo più o meno
nascosto, è presente ovunque perché senza di esso la Spagna non sarebbe la stessa. E allora
partiamo per Cadice e lì, tra le sue vie, i suoi monumenti, ma soprattutto le sue spiagge
immaginiamo uomini capaci di oltrepassare l’inimmaginabile per aprirci nuovi mondi: Cristoforo
Colombo, che da qui partì in occasione della seconda e della quarta spedizione verso le Indie, e
Amerigo Vespucci, che lasciò Cadice per il suo primo viaggio nel Nuovo Mondo.
Ecco, gli occhi a Fiumicino aeroporto sono assonnati, certo, al ritorno – d’altronde è l’una e trenta
del mattino! – ma sono occhi felici, pieni. Occhi che vogliono ancora vedere. Scoprire. Che sanno.
Ultima revisione il 10-09-2024